di Cristiano Somaschini e Redazione
RIMINI – “Per me è stato un grande errore”. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, boccia la decisione di escludere Israele dal Ttg, il Salone del turismo di Italian exhibition group in corso da oggi a Rimini. Il turismo precisa, ai cronisti prima del taglio del nastro, è un “ponte di pace tra i popoli” e “nessuno si può arrogare il diritto di escludere nessuno”. Anzi, continua, “noi siamo ben contenti di ospitare nella nostra nazione tutti i turisti del mondo, non ci interessa da che Paese arrivano, ci interessa che l’Italia sia veramente un Paese ospitale e soprattutto non siamo mai contro qualcuno, ma siamo a favore della promozione del turismo della nostra nazione”. Lo stop, insiste, è un errore e nel pomeriggio la ministro incontrerà il consigliere degli Affari turistici dell’Ambasciata d’Israele.
ERMETI (IEG): “SCELTA PER GARANTIRE CLIMA SERENO E SICUREZZA”
Il presidente di Ieg, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, Maurizio Ermeti, ribadisce allora che la scelta è stata fata in base al “senso di responsabilità che come Fiera abbiamo di fronte alle 2.700 aziende che hanno scelto di frequentare questa manifestazione, il cui desiderio era evidentemente quello di trascorrere queste tre giornate parlando di viaggi, di turismo, di vacanze, in un clima sereno dove potessero fare i loro affari”. Una scelta quindi per “garantire un clima di serenità e di sicurezza, non per altre regioni”.
IL SINDACO: “PRESENZA INOPPORTUNA ORA, AL PROSSIMO TTG NEL PADIGLIONE CON LA PALESTINA”
Per il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad la presenza di Israele sarebbe stata “inopportuna. Non cerchiamo nemici- sottolinea- Israele per quanto mi riguarda è un amico che sta sbagliando. E quando gli amici sbagliano bisogna avere il coraggio di dirglielo”. Lo stop alla presenza, conclude, è stato “un segnale che abbiamo voluto mandare a Israele”, con “l’auspicio che già dall’edizione del prossimo anno possa tornare il suo stand insieme a quello della Palestina sotto lo stesso padiglione”.
IL PERCHÈ DELL’ESCLUSIONE DI ISRAELE
La decisione di lasciare fuori Israele da uno dei principali saloni dedicati al turismo in Italia risale al 18 settembre scorso, a pochi giorni dall’avvio della ‘fase finale’ dell’operazione “Carri di Gedeone 2” dell’esercito israeliano su Gaza City. A lanciare il sasso, insieme, il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e il presidente dell’Emilia Romagna, Michele de Pascale che hanno inviato una lettera al presidente dell’Italian Exhibition Group, Maurizio Ermeti con una richiesta: “Ripensare alla presenza dello stand di Israele al prossimo Ttg Travel Experience” perché “inopportuna”. “Non crediamo davvero che oggi sia eticamente e moralmente accettabile proporre come destinazioni di vacanza luoghi di guerra, terrore e morte”, hanno scritto il primo cittadino e il governatore della Regione. Sugli accordi commerciali relativi alla manifestazione, non si può poi “non tenere conto delle giuste parole di condanna delle violenze perpetrate dal governo Netanyahu, pronunciate anche dal governo italiano e della Commissione europea che ha recentemente preannunciato misure sanzionatorie comunitarie”, hanno aggiunto. La società che gestisce la Fiera di Rimini, Italian Exhibition Group, ha annuito: “Una scelta, quella di estromettere Israele- ha motivato leg in una nota- arrivata a seguito delle notizie di stampa di oggi e alla luce delle posizioni del comune di Rimini, città dove si svolge la manifestazione e della regione Emilia Romagna”.
UN ANNO FA AL TTG, LA MINISTRA IN VISITA ALLO STAND DI “ISRAELE NEL CUORE”
“Qui a Rimini in occasione dei 60 anni della fiera Ttg sono voluta venire nello stand di Israele perché oggi dobbiamo stare tutti dalla sua parte senza se e senza ma. Con Israele nel cuore, baluardo della democrazia e dei valori dell’Occidente”: così scriveva un anno fa la ministra del Turismo sui social. Nel corso della precedente edizione del Ttg infatti Santanché si era recata in visita allo stand dell’ente turistico israeliano. “Oggi non si può non essere dalla parte di Israele e del suo popolo, senza se e senza ma”, ha ripetuto nel video che accompagnava il post.
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