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TLC, Asstel: settore in trasformazione, definire politica industriale

NewsTLC, Asstel: settore in trasformazione, definire politica industriale

Taglio costi energia e allocazione delle frequenze senza costi onerosi

Il passaggio da Telco a TechCo è un processo che richiede una visione chiara, azioni per supportare la trasformazione e investimenti capaci di apportare valore all’intero sistema nazionale. Così ha affermato Laura Di Raimondo, direttrice generale di Asstel, partecipando al panel intitolato “Oltre le reti: da TelCo a TechCo per costruire il futuro dell’Italia” durante l’evento Telco per l’Italia.

Di Raimondo ha illustrato le sfide e le opportunità che l’ecosistema delle telecomunicazioni sta vivendo in questo periodo di cambiamento.

Le imprese e i lavoratori del settore si trovano ad affrontare un contesto complicato. Nonostante la liquidità sia calata di 10 miliardi di euro e i guadagni siano diminuiti di oltre 7 miliardi di euro tra il 2013 e il 2023, gli operatori hanno continuato a realizzare investimenti ingenti, ammontanti a 85 miliardi di euro nello stesso arco temporale. Questi investimenti riguardano in particolare la creazione di infrastrutture broadband, come reti Vhcn e 5G, oltre all’acquisto e al rinnovo delle licenze.

Questa complicata situazione economica, che ha avuto un impatto significativo anche sul mercato del CRM/BPO, influisce su oltre 200mila lavoratori, costringendo le imprese a garantire la stabilità occupazionale e a investire nella formazione continua e certificata, offrendo percorsi volti ad ampliare e consolidare le competenze dei dipendenti, per fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide della trasformazione digitale.

È essenziale agire tempestivamente per guidare e velocizzare questo processo di cambiamento. Questa transizione richiede l’adozione di una nuova politica industriale specifica per il settore delle telecomunicazioni, che deve basarsi sulla sostenibilità economica dell’ecosistema e richiede misure urgenti, come la riduzione strutturale dei costi energetici e l’assegnazione delle frequenze senza costi onerosi.

Ciro Di Pietro

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