TUMORI. NEL 2024 IN ITALIA 390.100 NUOVE DIAGNOSI, PIÙ COLPITI UOMINI
Sono 390.100 le nuove diagnosi di tumore stimate in Italia nel 2024: 214.500 negli uomini e 175.600 nelle donne. Si tratta di numeri sostanzialmente stabili rispetto al biennio precedente: se nel 2022 erano 391.700, nel 2023 sono state 395.900. Una tendenza favorevole, a cui si accompagna un altro dato positivo: la mortalità per cancro nei giovani adulti 20-49enni, in 15 anni, dal 2006 al 2021, è infatti diminuita del 21,4% nelle donne e del 28% negli uomini. In particolare, è significativa la riduzione dei decessi per carcinoma polmonare in entrambi i sessi: -46,4% nelle donne e -35,5% negli uomini. È quanto emerge dalla quattordicesima edizione del volume ‘I numeri del cancro in Italia 2024’, presentato nei giorni scorsi a Roma. Il volume è a cura delle associazioni Aiom e Airtum.
TUMORI. SCHILLACI: LOTTA POSSIBILE CON PIÙ SCREENING E PREVENZIONE
“La sfida contro il cancro deve essere quella di investire in prevenzione, promuovendo stili di vita sani, a partire da un’alimentazione corretta, associata all’attività fisica”. Sono le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, scritte nella prefazione del quattordicesimo censimento ‘I numeri del cancro in Italia 2024’. “Oggi sappiamo che l’errata alimentazione incide per circa il 35% sull’insorgenza dei tumori- prosegue Schillaci- e che la dieta mediterranea riduce del 10% la mortalità complessiva, prevenendo lo sviluppo di numerosi tipi di cancro”. Per il ministro Schillaci, allo stesso tempo, occorre “promuovere una maggiore partecipazione ai programmi di screening, fondamentali per diagnosticare precocemente una patologia e aumentare notevolmente le possibilità di guarigione, perché soprattutto in alcune Regioni non si registrano le adesioni auspicate”.
VIRUS CONGO. ROCCA: PRIMI ESAMI SPALLANZANI PORTANO A MALARIA
Non sono ancora terminati tutti gli esami, ma i primi riscontri portano ad un caso di malaria e non a virus sconosciuti”. Ha risposto così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, interpellato dai giornalisti a margine di un evento a Roma in merito agli accertamenti in corso presso i laboratori dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani per capire l’origine della malattia che ha causato il decesso di un uomo di 55 anni, rientrato di recente da un viaggio in Congo, residente in provincia di Treviso. “Ovviamente gli esami vanno approfonditi e sono in corso ulteriori approfondimenti- ha proseguito Rocca- Gli esami che hanno mandato hanno però portato a concludere per la malaria“. I campioni di laboratorio, ha tenuto infine a sottolineare, vanno “processati, lavorati, alcuni esami si fanno immediatamente per altri può servire qualche ora in più”.
VIRUS CONGO. SOIPA: IPOTESI MALARIA MOLTO AGGRESSIVA, CASO DA STUDIARE
E sul caso è intervenuta anche la presidente della Società Italiana di Parassitologia (SoIPa), professoressa Laura Rinaldi, ordinaria di Parassitologia e Malattie parassitarie all’Università Federico II di Napoli, che intervistata sul tema dalla Dire ha commentato: “Il paziente è morto a causa di complicazioni dovute a malaria, come confermato da analisi molecolari eseguite dallo Spallanzani, che hanno escluso la presenza di altri agenti patogeni. Ma non so se è il caso di correlare il decesso dell’uomo, a quanto pare mai ospedalizzato, con i tanti casi di mortalità che si sono verificati in Congo. Il caso è certamente da studiare, potrebbe essere una variante particolarmente aggressiva di malaria, ma sarà necessario fare altre analisi di laboratorio, incluse quelli molecolari”.
DISFORIA GENERE. IN ITALIA 1/2 CASI OGNI 10MILA. SIPPS-SIP: ASSUMERE TRIPTORELINA IN FASI INIZIALI PUBERTÀ
“In Italia si stima la presenza di disforia di genere in 1/2 casi ogni 10mila soggetti”. Lo ha fatto sapere all’agenzia Dire il vicepresidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) e componente del Consiglio del Direttivo della Società Italiana di Pediatria (Sip), Gianni Bona. Interpellato poi su quanto dichiarato dal Comitato nazionale per la Bioetica, che ha parlato di “incertezza sul rapporto rischi/benefici del blocco della pubertà con la triptorelina”, il farmaco che porta alla sospensione dello sviluppo puberale in casi di pubertà precoce, Bono ha commentato: “Quello legato all’utilizzo della triptorelina è un problema di grande attualità anche dal punto di vista bioetico. È però importante ricordare che questo farmaco deve essere assunto nelle fasi iniziali della pubertà, che di solito avviene tra gli 8 e i 10 anni”. Se si ritarda troppo, ha sottolineato quindi l’esperto, l’effetto del farmaco “si riduce di molto, perché c’è una avanzata trasformazione dei genitali”.
SALUTE MENTALE. MINISTERO: +10% ASSISTITI SU TERRITORIO, SU ANCHE RICOVERI E ACCESSI IN PS
Aumentano del 10% le persone assistite dai servizi specialistici nel corso del 2023, che in totale sono state 854.040. In crescita anche gli accessi in pronto soccorso, che sono stati 573.663 contro i 547.477 dell’anno precedente. In aumento, inoltre, i ricoveri in ospedale: nel 2023 si registrano 144.246 dimessi adulti con diagnosi di disturbo mentale. Sono alcuni numeri che emergono dal ‘Rapporto sulla Salute Mentale 2023’ pubblicato dal ministero della Salute. Numeri in crescita, ancora, per le prestazioni erogate nel 2023 dai servizi territoriali, che ammontano a 9.601.165, con una media di 13,6 prestazioni per utente. Ma a fronte di questi numeri in crescita cala invece il personale: la dotazione complessiva all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche, nel 2023, risulta pari a 29.114 unità contro le 30.101 del 2022. Stabili i posti letto (9,3 ogni 100 mila abitanti), ma sono sempre meno le strutture residenziali e semiresidenziali.
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