In provincia di Rieti un centro ludico educativo
Roma, 2 ott. (askanews) – A Borbona in provincia di Rieti nasce un Centro ludico educativo, in uno spazio fornito in concessione dal Comune alla cooperativasociale Altri colori di Frosinone. Dopo una ristrutturazione completa degli spazi, il Centro polifunzionale è stato inaugurato lo scorso maggio e ora ospita attività ludico-ricreative, educative e culturali, individuali e di gruppo, con l’obiettivo di favorire la socializzazione, la capacità creativa ed espressiva, l’educazione all’autonomia e alla libertà di scelta dei bambini, bambine e adolescenti coinvolti.Lo spazio è al centro di una iniziativa più ampia, la “Biblioteca diffusa”, nata per favorire uno scambio di libri e giochi, tra la biblioteca comunale e il Centro ludico educativo.In questo modo la biblioteca esce dalle mura e si allarga sul territorio, permettendo a bambini e adulti che frequentano il Centro di leggere e prendere in prestito i libri della biblioteca stessa. Allo stesso tempo, il Centro ludico fornisce alla biblioteca giochi da tavolo di qualità. Così “il libro entra in un ambito ludico e il gioco entra in un ambito culturale” come spiega Pietro Noce, coordinatore del progetto.Un’iniziativa particolarmente significativa in un territorio colpito nel 2016 dal sisma nel centro Italia, che ha avuto come conseguenza l’aumento dello spopolamento e quindi una più marcata esigenza di nuove opportunità educative.Il Centro è nato all’interno del progetto C.L.E.B., selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto si sviluppa a partire dal 2021 nei territori di Borbona e Cittareale, entrambi in provinciadi Rieti, con l’obiettivo di ridurre i rischi di dispersione scolastica nei bambini tra i 6 e i 13 anni, supportare le famiglie e contrastare il divario digitale, aumentando leoccasioni educative a disposizione, in particolare con la creazione presidi educativi sul territorio e il potenziamento di attività didattiche delle scuole.Da qui la nascita presidi educativi stabili – come il Centro ludico educativo e lo sportello per le famiglie – e itineranti come il Ludobus, servizio mobile attrezzato che propone, nelle aree verdi o in altri spazi, momenti di socializzazione conattività ludiche e laboratoriali, media education e animazione alla lettura.Le attività sono articolate per fasce d’età, per favorire lo sviluppo psicologico, relazionale e cognitivo dei bambini e delle bambine tramite il gioco, l’animazione ludica, il prestito e riciclo dei giocattoli, i laboratori, i campi scuolaludico-ambientali, la ricerca delle tradizioni popolari, l’educazione all’integrazione multiculturale. Vengono organizzati inoltre laboratori specificamente destinati ad adulti qualunque età, alle famiglie e alle scolaresche.”L’attivazione della comunità educante produce in questo modo risultati concreti – spiega ancora Pietro Noce – che migliorano la qualità della vita anche educativa dei minori e delle loro famiglie di appartenenza”.www.conmagazine.it