Il Governo: nessun dialogo con promotori. Lavoratori in piazza
Buenos Aires, 24 gen. (askanews) – Lavoratori in piazza a Buenos Aires contro il presidente Milei e il suo piano di privatizzazioni nel giorno dello sciopero generale. Il governo argentino non intende stabilire un canale negoziale con gli organizzatori del primo sciopero generale affrontato dall’attuale amministrazione.”Non si può dialogare con chi non vuole che il Paese vada avanti”, ha affermato il portavoce Adorni nella sua consueta conferenza stampa alla Casa Rosada, sede dell’Esecutivo.Pur sostenendo che l’Esecutivo rispetta “il diritto di manifestare, astenersi dal lavoro e lamentarsi di ciò che ritiene opportuno”, ha escluso la possibilità di dialogare con coloro che “cercano di complicare la vita al resto degli argentini, che sono ancora un gruppo minoritario.”Il governo Milei è “sorpreso dalla rapidità con cui è stato annunciato uno sciopero record nella storia democratica argentina”, a meno di due mesi dall’ingresso in carica del nuovo esecutivo.In questo senso, lo sciopero generale è “una grande sciocchezza, una complicazione e una perdita di denaro per molti argentini, e va contro ciò che vuole la maggioranza degli argentini”, ha ipotizzato Adorni.