(Adnkronos) – Il Ponte sullo Stretto di Messina? “E’ un progetto anacronistico, dannoso e sbagliato”. E’ quanto ha detto la leader del Pd Elly Schlein a Messina, dove ha incontrato un gruppo di cittadini contrari alla realizzazione. “Lo abbiamo visto anche qualche giorno fa in Parlamento, quando è emerso con nettezza che persino la relazione che ha visto il contributo di un comitato scientifico ha chiarito che le prove del vento non sono state fatte, che non è stata fatta la adeguata zonizzazione per quanto riguarda i rischi sismici. Ci domandiamo perché tutta questa fretta che sembra elettorale, che non ha a cuore il vero destino di questa comunità e di questo territorio”, aggiunge Schlein. “Come ha ricordato il segretario del Pd Sicilia Barbagallo si è trattata di una aggiudicazione fatta per un valore cinque volte superiore al progetto originale, nonostante ci fosse stato un giudizio in cui lo Stato aveva vinto, quindi non c’era ragione di proseguire in questo modo”, ha spiegato.
“Noi continuiamo a pensare che in questa terra, in Sicilia come in Calabria serva innanzitutto un grande investimento per migliorare la mobilità, adesso. Non tra 15 o 20 anni con un progetto dannoso e anacronistico come questo”. “Siete tantissimi, ed è bello essere insieme oggi. Siamo qui, innanzitutto a dire una cosa chiara e la dico con una punta di emozione e con una punta di orgoglio: il Partito democratico è compattamente, da Nord a Sud, al vostro fianco per fermare questo progetto sbagliato del Ponte di Messina che sta portando avanti Matteo Salvini”.
“Siamo qui per dare una risposta chiara a chi come il ministro Salvini, oggi, si permette di dire che loro lavorano per costruire e noi lavoriamo per fermare. E’ questo governo con Giorgia Meloni e dei suoi ministri che sta fermando l’economia del Paese, che sta tardando sugli investimenti del Pnrr, lasciando nell’incertezza le imprese e i comuni, tagliando risorse senza garantire con quali altre risorse le rimettono”. “Come hanno fatto qui, con il Ponte, che alla fine si è scoperto che tirava via risorse alla Regione siciliana e alla Calabria che erano previste per altri investimenti e infrastrutture che avrebbero dato risposte più in fretta”, dice. “Non abbiamo sentito la voce dei presidenti di Sicilia e Calabria che antepongono l’interesse di parte a quello generale delle collettività che rappresentano. Lo dobbiamo dire con chiarezza, prima viene l’interesse della propria comunità” conclude.