“In altri Paesi ricevono applausi, non trattati come criminali”
Roma, 19 feb. (askanews) – “Penso che sia una cosa da paese sudamericano, identificare delle persone che vanno a mettere un fiore in ricordo di un uomo ucciso da un dittatore. Sono persone che in un altro paese ricevevano applausi e non vengono trattati come fossero dei criminali”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, arrivando alla fiaccolata a piazza del Campidoglio per ricordare Aleksej Navalny, a proposito delle identificazioni fatte ieri dalle forze dell’ordine a Milano a chi deponeva fiori per il dissidente russo.