L’emozionante spettacolo offerto alla città da Illumia e Bologna Festival
Bologna, 21 dic. (askanews) – Lo sguardo dritto e fiero del Nettuno, i portici che dal centro collegano San Luca e poi le Due Torri, simbolo per eccellenza della città. Bologna, per la prima volta, ha ospitato per una sera uno degli spettacoli più emozionanti mai visti.Spiega Maddalena da Lisca, Sovrintendente e direttore artistico di Bologna Festival: “È una grande emozione davvero, vedere volare nel cielo 500 droni sopra Bologna e disegnare le cose più belle che Bologna ha da offrirci, i monumenti più belli. E’ davvero un’operazione molto molto speciale, un dono che abbiamo voluto fare Bologna Festival e Illumia a questa nostra città e mi pare che il pubblico risponda con davvero molto entusiasmo”.Un momento di festa, in piazza, a pochi giorni dal Natale, e un invito a guardare la propria vita e il mondo con occhi rinnovati dice Marco Bernardi, Presidente Illumia:”Un bel regalo, uno spettacolo meraviglioso: 500 droni sul cielo di Bologna che hanno disegnato le immagini più iconiche e poi anche un messaggio bello, cioè quello di smettere di guardarsi la punta dei piedi, alzare lo sguardo verso il cielo e recuperare quella vocazione dell’uomo a desiderare cose grandi. Siamo sempre affannati in cose piccole e nelle cose da fare e ci dimentichiamo invece che è bello desiderare cose grandi e questa è la misura dell’uomo”.Per il secondo anno la family business che opera nel mercato libero dell’energia elettrica ha scelto la musica per augurare buon Natale. Nel 2022 al Palazzetto dello sport con il Requiem di Verdi diretto dal Maestro Muti, quest’anno nel teatro all’aperto di Piazza VIII Agosto e sui tetti del centro storico, da dove è partita anche una raccolta fondi per l’associazione “La mongolfiera”.Ancora Marco Bernardi: “Sicuramente c’è un regalo alla città, una restituzione, ma c’è anche molto di più, cioè il concetto per noi di essere protagonisti di un gesto di bellezza, di partecipare alla bellezza di Bologna, non solo di essere spettatori. Questo è un po’ nella visione anche strategica di Illumia, cioè quella di essere protagonista e non spettatore”.I droni illuminati hanno danzato con un sincronismo perfetto sotto la regia Luca Toscano di Artech e il lavoro di 50 professionisti, sulle note di Cajkovskij e Strauss e accompagnati dalla musica pop di Cesare Cremonini.”La musica bisognerà lanciarla sempre, non solo nel 2023, noi lo facciamo come Bologna Festival costantemente con quasi 60 avvenimenti musicali all’anno, tra i più piccoli, i più grandi, la formazione, i grandissimi concerti e anche le grandi piazze e le grandi operazioni spettacolari come questa nella quale uniamo musica classica e musica pop.Maddalena da Lisca spiega, “Crediamo in questa operazione perché la musica non deve avere confini: le musiche che sono state scelte sono tutte stupende e va bene che il pubblico ne fruisca ognuno con i propri gusti più sulla classica o sulla pop ma imparando a prezzare magari anche con queste occasioni quello che normalmente non è abituato ad ascoltare”.Per Marco Bernardi, “L’abbiamo fatta insieme agli amici di Bologna Festival, loro hanno una vocazione più classica, noi probabilmente più pop, è nata un bel rapporto con Cesare che è stato gentilissimo a concederci due delle sue più belle canzoni, quindi la cosa è nata così e siamo felicissimi”.I droni, che sono tristemente associati alle guerre che si consumano in Europa e nel mondo, hanno portato per una sera un messaggio di speranza. Maddalena da Lisca:”Questa volta i droni sono droni di pace, sono droni di luce, sono droni di bellezza, sono droni che portano la vita, non la morte, droni che portano la vita, l’augurio è questo”.Dopo aver guardato verso l’alto, la vita ricomincia ma con l’infinito negli occhi. Il Natale non è altro che il cielo venuto sulla terra a rendere tutto più bello.