Se andasse al di là dei suoi limiti si arrogherebbe compiti Consulta
Roma, 5 mar. (askanews) – “Il Presidente della Repubblica non firma le leggi, ne firma la promulgazione, che è una cosa ben diversa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro con Gianfranco Giuliani, presidente di Casagit, con una delegazione al Quirinale.Si tratta, ha spiegato Mattarella, “di quell’atto indispensabile per la pubblicazione ed entrata in vigore delle leggi, con cui il Presidente della Repubblica attesta che le Camere hanno entrambe approvato una nuova legge, nel medesimo testo, e che questo testo non presenta profili di evidente incostituzionalità. Se andasse al di là di questo limite che gli assegna la Costituzione e dicesse, per esempio: ‘non promulgo questa legge perché c’è forse qualche dubbio di costituzionalità che potrebbe racchiudere e raffigurarvisi, si arrogherebbe indebitamente il compito che è rimesso alla Corte costituzionale”.”Quando il presidente della Repubblica promulga una legge, non fa propria la legge, non la condivide, fa semplicemente il suo dovere, che è quello che ho descritto” ha aggiunto Mattarella. “Il Presidente della Repubblica non è un sovrano, fortunatamente, e quindi non ha questo potere. Ha soltanto quello che ho descritto. Nei compiti affidati al presidente della Repubblica c’è, tra quelli fondamentali, quello di fare in modo che ciascuno rispetti la Costituzione. A partire da sé stesso, naturalmente, e che ciascuno la rispetti nel colloquio e nel confronto tra gli organi costituzionali”.