Edito da Piemme. Ne parla uno degli autori, Antonino Monteleone
Roma, 6 dic. (askanews) – “Una verità ancora da provare, ma che ci assumiamo tutta la responsabilità di rappresentarvi: che Rosa e Olindo siano due innocenti, che da 17 anni si trovano in carcere ingiustamente. Due vittime di un presunto clamoroso errore giudiziario”.Antonino Monteleone e Francesco Priano presentano così il loro ultimo libro, “Erba” (Piemme, 2023). Ne abbiamo parlato con Monteleone, giornalista professionista, che ha lavorato per Report su Rai3; Exit e Piazzapulita su La7. Dal 2017 è inviato del programma Le Iene ed ha curato diverse inchieste con al centro proprio la vicenda criminosa di Erba e l’iter processuale.”Questa è una storia tragica ed il pubblico ministero di Como la definì la più atroce impresa criminale della storia della Repubblica – dice ad askanews Monteleone – ed è una definizione particolarmente azzeccata. Purtroppo però il risultato giudiziario all’esito delle indagini e di tre processi che si sono svolti lascia spazio a molti dubbi. E’ una storia in cui hanno perso tragicamente la vita quattro persone e una quinta si è salvata per una malformazione congenita alla carotide. Vista da lontano sembra apparentemente perfetta, anche con le confessioni dei due sosopettati. Pilastri solidi però con numerose crepe. Me ne occupo da più di 5 anni per le Iene e negli ultimi due anni si sono mosse diverse situazioni: è cambiata la percezione da parte dell’opinione pubblica, non è più un tabù. E c’è un sostituto procuratore generale di Milano che affronterà un procedimento disciplinare per avere in qualche modo osato chiedere la revisione di questo processo davanti ai giudici della Corte d’Appello di Brescia e per la prima volta la difesa ha così depositato la sua istanza di revisione. Nei prossimi mesi vediamo cosa succederà e quale sarà la decisione sull’ammissibilità. In questo libro che ho scritto con Francesco Priano per l’editore Piemme abbiamo raccolto tutto ciò che abbiamo scoperto in questi 5 anni di lavoro duro. Smontando diversi luoghi comuni, come quello del riconoscimento dal primo momento di Olindo e Rosa da parte del supertestimone Frigerio”.