Dopo 20 anni in Via dell’Umiltà nel piano nobile a via del Plebiscito
Roma, 18 mar. (askanews) – L’Associazione della Stampa Estera in Italia cambia casa; dopo più di vent’anni a Via dell’Umiltà, la storica organizzazione che conta 450 corrispondenti da tutto il mondo, rappresentanti di 55 Paesi e 350 media e vanta 112 anni di vita, da martedì 19 marzo ha una nuova sede nel centro di Roma, il piano nobile di Palazzo Grazioli, in Via del Plebiscito.A tagliare il nastro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, assiema alla presidente, Esma Çakird e ad altre autorità istituzionali.La nuova sede si colloca in uno degli edifici storici più importanti della Capitale, tuttora appartenente alla nobile famiglia romana dei Grazioli, con una struttura originaria risalente al Seicento e occupa gli stessi locali che per anni sono stati residenza romana e ufficio politico dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.Lo spazio, di 1.600 mq, è stato ripensato rispettando la storia del Palazzo e i vincoli della Soprintendenza. Ospita due sale per conferenze stampa, una da 80 posti, l’altra da 35, nonché un bar e una zona ristoro a disposizione dei soci e dei loro ospiti. Sono centinaia gli incontri per i media organizzati ogni anno dall’Associazione, con una stima di circa 10.000 frequentatori in presenza, senza contare quelli da remoto.Grazie poi agli eventi organizzati dai comitati interni – il Gruppo del Gusto, il Globo D’Oro, il Premio Sportivo e il neonato Gruppo economico-finanziario (EcoFin)- i corrispondenti raccontano attivamente e premiano il mondo enogastronomico del Belpaese, il cinema italiano contemporaneo, i migliori atleti e promuovono momenti di approfondimento socio-economico.Le circa 70 postazioni di lavoro per i giornalisti sono distribuite tra vari uffici di metrature diverse, tutte realizzate con la collaborazione di artigiani locali. Il grande corridoio centrale della sede è pensato come “cuore pulsante” e non solo luogo di passaggio: sarà anche spazio di lettura, socialità e coworking. Inoltre uno studio fotografico, una sala con greenscreen, una sala radio e podcast consentiranno ai corrispondenti di realizzare servizi fotografici, dirette tv e interviste.