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La fuga della cooperante italiana in taxi verso il Libano: fuori dalla Siria “per un soffio”

MondoLa fuga della cooperante italiana in taxi verso il Libano: fuori dalla Siria “per un soffio”

ROMA – Su un taxi, “fuori per un soffio”, subito prima che chiudesse il confine: così una fonte italiana dell’agenzia Dire racconta il suo viaggio via dalla Siria ieri sera, mentre i ribelli di Hayat Tahrir al-Sham stringevano d’assedio Damasco.L’intervista si tiene al telefono dal Libano. “Sono passata dal valico di Masnaa” riferisce la fonte, impegnata nel settore della cooperazione internazionale: “Io ero in taxi mentre un collega era a bordo di un’automobile privata; entrambi siamo stati aiutati dall’ambasciata italiana, che ha fornito indicazioni preziose, monitorando chi usciva da Damasco e dando la ‘security clearance’, il via libera ora”. Nel complesso non ci sono state troppe difficoltà. “A parte l’ingorgo al valico”, sottolinea la fonte: “Era l’unico rimasto aperto”.

IRAQ, LIBANO E GIORDANIA CHIUDONO I CONFINI

Dopo la caduta del governo del presidente Bashar al-Assad, diversi Paesi confinanti con la Siria hanno chiuso i confini. Hanno scelto così ad esempio l’Iraq, il Libano e la Giordania. Israele ha invece posizionato i suoi militari in una zona cuscinetto sulle Alture del Golan, territorio occupato da Tel Aviv nel 1967. Ritenuto in buoni rapporti con la Turchia, Hayat Tahrir al-Sham è una formazione di matrice islamista, con un passato legato al gruppo Al-Nusra e anche all’esperienza di Al-Qaeda.

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