La struttura della Regione facilita percorso investitori esteri
Firenze, (askanews) – Gli investitori stranieri sono spesso frenati dall’investire in Italia per la burocrazia e la difficoltà di dialogo con le istituzioni. Questo succede anche in Toscana, dove per affrontare questo problema è stato attivato da oltre un decennio in Regione il settore “Attività internazionali e di attrazione degli investimenti”. “La nostra realtà offre la possibilità per un investitore di essere accompagnato per mano lungo tutto il processo d’investimento, dalla fase di valutazione alla fase del post investimento – ha detto Filippo Giabbani, responsabile della struttura, a margine del seconda edizione del “Community Toscana” in corso a Firenze – E questo viene considerato molto utile perché una delle maggiori difficoltà che vengono riscontrate dagli investitori esteri – ma non è un problema solo toscano, è un problema nazionale – è la farraginosità della normativa e la difficoltà di interfacciamento con le pubbliche amministrazioni”.Secondo Giabbani, si tratta di “un aspetto che andrebbe migliorato a livello nazionale. Molto spesso si pensa che un investitore non investa in Italia per il timore di un’alta tassazione o perché si ritiene che vi possano essere costi più elevati rispetto ad altri Paesi. In realtà il fattore maggiormente ostativo è la difficoltà percepita ad operare all’interno del Paese. Ecco perché poter aiutare l’azienda straniera a localizzarsi e ad affrontare il dialogo con le pubbliche amministrazione viene considerato un valore aggiunto”.Ma quali sono i vantaggi di investire in Toscana? “In primo luogo è un marchio molto riconosciuto a livello internazionale. Quindi aziende di settori come il turismo e l’agroalimentare possono fregiarsi del brand Toscana che rappresenta un valore aggiunto anche dal punto di vista commerciale. La Toscana offre poi – aggiunge Giabbani – un’attenzione particolare agli investitori dal puhto di vista dell’amministrazione e realtà formative d’eccellenza: le nostre università sono piazzate bene nel ranking degli atenei italiani, quindi la possibilità di avere un bacino di manodopera che è costituito anche da talenti. In alcuni settori poi vi sono competenze distintive. Non è un caso – conclude – che in Toscana siano localizzate molte aziende del settore della moda e della pelletteria, perché la capacità della manodopera localizzata in Toscana è difficilmente reperibile in altri luoghi. Quindi vi sono degli aspetti legati al contesto che vengono indubbiamente considerati un valore aggiunto da parte delle multinazionali”.