Matteo Serpolini: vendiamo case ma vogliamo valorizzarlo
Roma, 5 gen. (askanews) – Matteo Serpolini è il capofila di nove agenzie immobiliari che afferiscono alla Cortesi immobiliare e che operano sul territorio umbro e marchigiano : “La radicalizzazione geografica -spiega- è per noi un valore imprescindibile. Il nostro obiettivo è vendere case, certo, ma vogliano anche sostenere le realtà locali che rendono uniche le nostre comunità. A Natale, ad esempio, abbiamo deciso di far stampare le cartoline di auguri a una storica tipografia di Città di Castello. Ma, più in generale, siamo sempre al fianco di tutte le realtà storiche che operano nelle nostre zone. Questo vuol dire che chi ci affida un mandato sa che i proventi di quel contratto in qualche modo vanno in parte ad alimentare gli artigiani, gli artisti e le associazioni locali che hanno costruito il tessuto sociale del nostro territorio”.Se questa dunque è la mission della Cortesi immobiliare, un capitolo a parte merita il reclutamento delle risorse umane: “Noi scegliamo persone -afferma Serpolini- che hanno la nostra stessa visione e che sono, uso un termine forte, aziendalmente fedeli. Nel nostro settore, c’è l’insana abitudine che, per crescere, occorre trovare una nuova collocazione. Ecco noi vogliamo invece formare il personale e poi, se lo merita, garantirne la carriera all’interno della nostra struttura. Penso che il capitale umano in qualsiasi tipo di azienda debba essere preservato e valorizzato. Una regola che vale in senso assoluto ma che, nell’immobiliare, acquisisce un valore ancora più importante. Per questo, occorre farlo crescere. Noi crediamo nei giovani e riteniamo che rappresentino un elemento fondamentale in una realtà come la nostra”.Territorio e dipendenti formati e incentivati sono dunque i due punti di forza indispensabili per l’attività di intermediazione immobiliare: “Rappresentano e su questo non ci sono dubbi i presupposti per portare a termine la compravendita. Noi individuiamo in tal senso tre passi essenziali: la corretta stima del prezzo di mercato, una pubblicità mirata su cartellonistica o portali online e, infine, una cernita delle offerte che ci arrivano, solo offerte di qualità che consentono di arrivare al rogito nel più breve tempo possibile. L’esperienza, accumulata negli anni, mi dice che queste semplici regole sono importanti nella nostra attività e sono quelle che insegniamo ai nostri giovani dipendenti che vengono da noi per formarsi. Da qui, l’idea che in 48 giorni la casa viene venduta, un calcolo che nasce appunto dal bagaglio di conoscenze accumulate in tanti anni di lavoro in questo settore”.