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Il calcio dice addio a Franz Beckenbauer, “Kaiser” del Bayern e della Germania

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Vincitore per due volte del pallone d’oro, è morto all’età di 78 anni

Monaco di Baviera, 8 gen. (askanews) – Il mondo del calcio dice addio a Franz Beckenbauer, il più grande giocatore tedesco; due volte pallone d’oro e primo in assoluto nella storia ad aver vinto un mondiale prima da calciatore e poi da allenatore.Il “Kaiser” cioé l'”imperatore”, così soprannominato per la sua eleganza e il carisma dentro e fuori dal campo, è morto l’8 gennaio 2024 a Monaco di Baviera in Germania, all’età di 78 anni.Nato nel 1945 e cresciuto in povertà in una Monaco dominata dalle macerie e dall’occupazione degli Stati Uniti postbellica, in una Germania divisa in due stati: est e ovest, comincia a tirare i primi calci a un pallone nel campetto della parrocchia, dimostrandosi già un campione in erba tanto che, a soli 9 anni entra a far parte del Settore giovanile dell’SC Monaco 1906, il cui campo è a pochi passi da casa sua.”Negli anni ’60, quando la sua carriera decollò, era qualcosa di speciale vedere un giocatore del genere in Germania – ha spiegato Christoph Bausenwein, autore della biografia del campione- bisogna immaginare che, all’epoca, il calcio tedesco era ancora il calcio dei colletti blu, la gente combatteva, sudava e a volte giocava brutalmente, poi è arrivato uno come Beckenbauer che attraversava il campo quasi come se stesse galleggiando”. Il 6 giugno 1964 il debutto nel Bayern Monaco e da allora una carriera in continua ascesa con i bavaresi che, pian piano, iniziano a dominare in Germania, in Europa e nel Mondo. Non solo…. I successi del Bayern portano Beckenbauer a indossare anche la maglia della Germania Ovest e i Mondiali del 1966 sono per lui la grande vetrina che lo consacra sul piano internazionale: Il 1970 è l’anno della ‘partita del secolo’, tra Italia e Germania, semifinale del Mondiale in Messico vinta dagli azzurri per 4 a 3. Durante la partita Beckenbauer cade male e si lussa una spalla ma resta stoicamente in campo con il braccio fasciato fino alla fine.Il successo, però, è solo rimandato, nel ’72 la “sua” Germania Ovest conquista gli Europei e nel ’74 il Mondiale, giocato in casa. Poi la svolta, nel 1977, a 32 anni, Beckenbauer dopo 57 goal in 575 presenze lascia il Bayern Monaco e laNazionale tedesca occidentale (14 goal in 103 presenze) per trasferirsi negli Stati Uniti ai New York Cosmos, con cui vince 3 campionati. Cinque anni dopo, a 37 anni ì, abbandona il calcio giocato ma resta nel giro; da allenatore guida la Nazionale tedesca alla finale dei mondiale dell’86 in Messico e alla vittoria di Italia ’90.Allena anche l’Olympique Marsiglia e il Bayern Monaco, vincendo il campionato tedesco nel ’94 e la Coppa Uefa nel ’96.Dal 2009 è stato presidente onorario del Bayern ma da tempo era lontano dalle scene anche a causa dei problemi familiari e di salute che lo hanno messo a dura prova, fino alla morte nei primi giorni del 2024.

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