Villa: aiuterà nel lavoro, fattore umano rimane fondamentale
Milano (askanews) – L’intelligenza artificiale può avere un grande impatto sulla capacità effettiva di realizzare le infrastrutture programmate nei tempi previsti, requisito fondamentale per la piena attuazione del Pnrr. A patto che diventi una nuova competenza della figura chiave di questo processo: il project manager, regista di iniziative complesse con il compito di pianificare, controllare e gestire le molteplici interazioni necessarie per la realizzazione di una grande opera. Se ne è parlato a Milano ad un convegno organizzato dall’Animp, l’associazione nazionale di impiantistica industriale.Per il presidente Marco Villa, il “Pnrr è il piano di investimento più importante che ha il nostro Paese. E’ composto da una serie di varie iniziative e di vari progetti. La figura del project manager è centrale, essendo la persona responsabile dell’esecuzione di un progetto ma soprattutto del successo della realizzazione di un progetto nei tempi, nei costi e secondo qualità e sicurezza”.”Noi come associazione abbiamo un’attenzione da sempre alla continua formazione dei project manager e quindi avrete non solo la figura del project manager ma figure competenti e con capacità status of art”, aggiunge Villa. “L’intelligenza artificiale aiuterà il project manager a sviluppare meglio il proprio lavoro ma il fattore umano rimane fondamentale e centrale nell’esecuzione di un progetto”.Una professione oggi molto ricercata dal mercato. “C’è una grande richiesta di Project Management non solamente in Italia per il territorio italiano ma anche per le nostre aziende che hanno una grande componente all’esportazione, visto la crescita di grandi investimenti in tutto il mondo. Quindi sì, c’è una grande tensione nella ricerca di project manager sul mercato ed è importante che ogni azienda organizzi corsi di formazione, come fa anche la nostra federazione”.L’utilizzo dell’intelligenza artificiale rischia di mettere a rischio posti di lavoro nel project managment? “Assolutamente no – afferma Diego Lelli, coordinatore della International Project Management Association – Italy -. L’intelligenza artificiale sarà uno strumento e un complemento per il project manager e per il project management. In effetti questi strumenti libereranno tempo di qualità, libereranno risorse di qualità nel proprio management perché queste possono occuparsi delle decisioni più strategiche e dei progetti più a lungo termine mentre le operazioni giornaliere saranno più efficaci e più facili da eseguire con l’aiuto di questi strumenti innovativi”.