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“A Gaza ha vinto la pace, ora italiani tornate”: l’appello di Padre Faltas; ecco come passare il Capodanno in Terra Santa

Mondo“A Gaza ha vinto la pace, ora italiani tornate”: l’appello di Padre Faltas; ecco come passare il Capodanno in Terra Santa

ROMA – “La pace è importante, speriamo che sia l’inizio di un periodo nuovo, la gente ha bisogno di tornare a vivere serenamente dopo due anni di inferno. Speriamo che regga questa tregua, è necessario che tutta la comunità internazionale aiuti questo processo di pace e controlli che gli accordi siano rispettati. Ora la pace va sostenuta, chiediamo di alimentare la pace, di dare cibo alla gente, perché le persone hanno bisogno di essere aiutate a ricostruire con serenità e speranza il futuro. Possiamo dire che ha vinto la pace”. Queste le parole di padre Ibrahim Faltas, direttore delle diciotto scuole della custodia di Terra Santa, su Radio Cusano Campus, nel corso del programma ‘Battitori Liberi’, condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano.

“BETLEMME, ORMAI UNA PRIGIONE A CIELO APERTO”

“Papa Francesco e Papa Leone XIV- ha proseguito- non hanno mai smesso di chiedere di fermare la guerra. Tutti siamo stati minacciati, tutti abbiamo sofferto, palestinesi, israeliani, cristiani, musulmani, ebrei. Tutti hanno sofferto in questa guerra”. Padre Ibrahim ha quindi ricordato che “Prima della guerra a Betlemme avevano tanti permessi, migliaia di persone venivano a lavorare in Israele, adesso purtroppo non vengono più, non possono uscire più. Betlemme è diventata una prigione a cielo aperto. Da 36 anni che sono qui non ho mai visto una cosa del genere, mai ho visto la gente così disperata. Povera gente, ci vogliono due generazioni per dimenticare”.

“ITALIANI TORNINO A FARE PELLEGRINAGGI QUI, SONO SPERANZA E LAVORO”

“Il popolo italiano può fare tanto, ma la prima cosa da fare è tornare come pellegrini in Terra Santa” ha esortato padre Ibrahim Faltas, convinto che “la presenza del popolo italiano dà speranza alla gente e la gente trova lavoro. Agli italiani vogliono bene sia israeliani sia palestinesi. Quando gioca l’Italia tutti e due si mettono d’accordo e tifano per l’Italia”.

RIECCO PELLEGRINAGGI IN TERRA SANTA: DA BOLOGNA A FINE ANNO

L’appello di Padre Faltas non è causale. Ora che è stato finalmente siglato l’accordo per il cessate il fuoco in Palestina, si riapre davvero la possibilità di organizzare pellegrinaggi in Terra Santa. Da Bologna si prova a cogliere la palla al balzo. La Petroniana viaggi, agenzia legata alla Curia, annuncia infatti un nuovo pellegrinaggio in Terra Santa, a fine anno, dal 27 dicembre al 2 gennaio. Si tratta della terza iniziativa di questo genere dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza, dopo il pellegrinaggio di giugno 2024 (guidato dal cardinale Matteo Zuppi) e quello del gennaio 2025.

IL PROGRAMMA DEL VIAGGIO: CAPODANNO A GERUSALEMME

La partenza del pellegrinaggio è prevista appunto per sabato 27 dicembre dall’aeroporto Marconi di Bologna, con arrivo a Tel Aviv. Da lì il gruppo si sposterà a Nazareth, dove il giorno dopo si visiteranno la Basilica dell’Annunciazione e la Chiesa di San Giuseppe. Il pellegrinaggio proseguirà poi a Cana di Galilea e sul monte Tabor, con la visita alla Basilica della Trasfigurazione. Nei giorni seguenti i pellegrini faranno tappa al lago di Tiberiade, al Monte delle Beatitudini, a Cafarnao, a Betlemme (con visita alla Basilica della Natività) e ad Ain Karem, che la tradizione identifica come il villaggio dove nacque Giovanni Battista. Il 31 dicembre e l’1 gennaio saranno dedicati infine alla visita di Gerusalemme, con sosta anche al Muro del Pianto, sul Monte Sion, sul Monte degli Ulivi, al Getsemani e al Santo Sepolcro. Il 2 gennaio è previsto il trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv e il rientro a Bologna in tarda serata.
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